
Articolo scritto in data 29 novembre 2018
Molestie sessuali: un problema di tutti
La maggior parte delle persone collega le molestie sessuali all’universo femminile, considerando le donne le vere e uniche vittime di questo comportamento. In realtà, anche se percentualmente le donne sono sicuramente quelle maggiormente coinvolte, le molestie sessuali possono riguardare anche gli uomini, che divengono, quindi, dei “perseguitati” e non dei “persecutori”.
Con i termini “molestie sessuali sul posto di lavoro” non s’intende altro che tutti quei comportamenti a sfondo sessuale, che si verificano sul posto di lavoro o in occasione di eventi aziendali, che si manifestano con atti o atteggiamenti irrispettosi, così pure con parole e con un linguaggio non appropriati.
È interessante notare che la legge non riconosce nelle molestie sessuali unicamente quelle che hanno a che vedere con condotte inopportune, come contatti fisici indesiderati, violenza carnale, avances abbinate a proposte di avanzamento di carriera e così via, ma anche tutti i comportamenti sessisti, vale a dire tutte quelle discriminazioni fatte unicamente in base al genere (come orientamenti e/o comportamenti sessuali, aspetto esteriore, etc).
Quali sono le conseguenze delle molestie sessuali?
Le conseguenze delle molestie sessuali sulla persona possono essere davvero importanti, coinvolgendo sia la sua sfera fisica che psicologica. Di seguito elenchiamo alcune delle ripercussioni:
• Difficoltà di relazionarsi con qualsiasi collega di lavoro;
• Difficoltà di concentrazione nel proprio lavoro;
• Diminuzione del rendimento sul posto di lavoro;
• Riflessi negativi nella vita privata;
• Abbassamento dell’autostima;
• Sensi di colpa e di vergogna;
• Disturbi fisici come: cefalee, nausea, vomito, mal di stomaco, depressione.
Datore di lavoro e molestie sessuali: vigilanza e tutela
È interessante notare che le disposizioni della Legge sul Lavoro dispongono che il datore di lavoro abbia il compito di prevenire le molestie sessuali e d’intervenire prontamente in caso che ne venga a conoscenza. Infatti l’art.6 della Legge sul Lavoro così recita: “A tutela della salute dei lavoratori, il datore di lavoro deve prendere tutti i provvedimenti, che l’esperienza ha dimostrato necessari, realizzabili secondo lo stato della tecnica e adeguati alle condizioni d’esercizio. Deve inoltre prendere i provvedimenti necessari per la tutela dell’integrità personale dei lavoratori”. Anche la Legge federale di completamento del Codice civile svizzero, libro quinto si esprime in maniera inequivocabile sul dovere del datore di lavoro di verificare che non si verifichino molestie sul lavoro all’interno della sua azienda. Infatti l’art. 328 così dispone:” Nei rapporti di lavoro, il datore di lavoro deve rispettare e proteggere la personalità del lavoratore, avere il dovuto riguardo per la sua salute e vigilare alla salvaguardia della moralità. In particolare, deve vigilare affinché il lavoratore non subisca molestie sessuali e, se lo stesso fosse vittima di tali molestie, non subisca ulteriori svantaggi.”
Non bisogna assolutamente sottovalutare l’importanza di questi articoli, in quanto il datore di lavoro potrebbe essere ritenuto responsabile dal tribunale delle eventuali discriminazioni o molestie sessuali che si verifichino all’interno della sua azienda e quindi essere chiamato al pagamento di un’indennità a favore del lavoratore leso. Al datore di lavoro è riconosciuto il diritto di difendersi e quindi di poter essere sollevato da qualsiasi responsabilità, se è in grado di dimostrare che ha adottato tutte le precauzioni necessarie in base all’esperienza maturata e considerate le circostanze, per evitare o porre fine ai comportamenti molesti (art. 5, comma 3° Legge sulla Parità dei sessi).
Come difendersi dalle molestie sessuali
Possono essere intraprese diverse azioni per difendersi dalle molestie sessuali, che vanno dall’affrontare direttamente il molestatore, spiegando che il suo comportamento è indesiderato, a coinvolgere colleghi e/o colleghe, per capire se si è l’unica persona a essere stata molestata, oppure rendere noto direttamente ai responsabili in azienda che cosa stia succedendo. Se nessuna di queste strade porta agli effetti desiderati, sarebbe opportuno rivolgersi alle autorità competenti.
Filo conduttore di ognuna di queste azioni è quella di aprirsi, di comunicare, di raccontare, di superare la paura,di non chiudersi in sé stessi provando ingiustificati sentimenti di vergogna: solo così la vostra autostima non potrà essere lesa.