Il fumo sul posto di lavoro

Normative efficaci a difesa della salute quando si lavora

Non c’è persona che non sappia che il fumo “fa male” e che ha gravi risvolti sulla salute, non solo per i fumatori ma anche per coloro che vengono esposti al così detto “fumo passivo”, vale a dire quel fumo inalato involontariamente. I risvolti sulla salute, come tumori e malattie cardiorespiratorie, non solo sui fumatori ma anche sui non fumatori, sono talmente importanti che il legislatore ha ritenuto di dover intervenire per tutelare la salute dei lavoratori sul posto di lavoro.

 

L’intervento del legislatore

Il 1° maggio 2010 entra in vigore la legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo individuando nuove condizioni quadro per gli spazi pubblici e i posti di lavoro.
Questa legge è estremamente interessante perché viene riconosciuto l’obbligo dei datori di lavoro di tutelare la salute e di proteggere i lavoratori dagli effetti del fumo passivo. Viene quindi decretato il divieto di fumare negli ambienti di lavoro e, più in generale, in tutti gli ambienti accessibili al pubblico come asili, centri commerciali, centri sportivi, scuole, trasporti pubblici, etc. anche se viene ammessa qualche eccezione. Infatti è stato previsto che il fumo venga permesso in sale appositamente designate come “sale per fumatori”, dotate di apposita ventilazione . Tali sale devono essere nettamente separate dai locali destinati ai non fumatori.

Se le “sale per fumatori” si riferiscono a imprese del settore alberghiero e della ristorazione, la legge federale prevede chiaramente che i lavoratori impegnati in tali ambienti, debbano dare un esplicito consenso nel contratto di lavoro (Art. 2 comma 2 legge federale 1° maggio 2010).

Sempre per le imprese della ristorazione è stato previsto che queste possano essere riconosciute come “strutture per fumatori” qualora ne facciano apposita domanda e solo nel caso in cui rispettino i requisiti dall’art. 3 della menzionata legge federale ossia:

a) dispongono di una superficie totale accessibile al pubblico non superiore a 80 metri quadrati;

b) dispongono di una ventilazione adeguata e sono facilmente riconoscibili dall’esterno come locali per fumatori; 

c) impiegano unicamente persone che nel contratto di lavoro hanno acconsentito ad essere impiegate in un locale per fumatori.

L’art 5 della legge prevede che sia data facoltà ai Cantoni di emanare prescrizioni più severe a tutela della salute e ben 15 Cantoni su 23, fra cui anche il Canton Ticino, hanno deciso di vietare “le strutture per fumatori”, tutelando così completamente anche chi si sarebbe trovato a dover lavorare in un ambiente non salubre. Inoltre l’art. 3 comma 4 del Regolamento concernente la protezione contro il fumo del 24 aprile 2013 emanato dal Canton Ticino dispone chiaramente che: ” I locali o spazi adibiti ai fumatori non possono essere adibiti a luoghi di lavoro.”

 

Le ripercussioni positive del divieto di fumare sul posto di lavoro

Il divieto di fumare sul posto di lavoro non ha tardato a portare con sé degli effetti benefici sullo stato di salute dei lavoratori. Tali risvolti positivi sono stati documentati grazie a degli studi portati avanti da alcuni ospedali cantonali in cui si è registrata una diminuzione di oltre il 20% degli infarti cardiaci, delle malattie broncopolmonari croniche e delle polmoniti. Quindi, grazie all’entrata in vigore della legge “anti fumo passivo”, lo stato di salute dei lavoratori precedentemente esposti è andato velocemente migliorando e i dati sono ancora più positivi se si considerano unicamente quelli che riguardano gli addetti alla ristorazione.

Considerato che anche l’economia non ha subito nessun contraccolpo a causa dell’introduzione della legge 1° maggio 2010, possiamo concludere facendo un plauso al Canton Ticino che, già nel 2007, anticipava tutti e introduceva un primo divieto di fumare nei locali pubblici e sul posto di lavoro.